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Saluto di commiato del prof. Angelo Urgera

Al termine di quest’anno scolastico e a conclusione di questo biennio di lavoro ininterrotto e, spero proficuo per tutti, mi sento di affermare con totale e personale soddisfazione, che si è concluso, sebbene in leggero anticipo rispetto ai tempi programmati, un percorso di collaborazione con tutti gli attori dell’Istituto Comprensivo che ho diretto e dell’intera area del vercellese.

Voglio rivolgere il mio pensiero di gratitudine a tutti coloro che hanno accompagnato il mio inserimento e hanno fatto si che il rapporto di collaborazione e scambio reciproco di esperienze, di pensieri e di conoscenze, potesse garantire un proficuo cammino in comune.

Il mio incarico è arrivato dopo che sono state aperte le procedure che consentivano l’interregionalità ai DS “in pectore” (per superamento di pubblico concorso) i quali, presenti nelle graduatorie di merito di altre regioni, potevano volontariamente esprimere richiesta per nomina su posti disponibili in altre regioni.

Non nascondo la mia iniziale e legittima difficoltà, animata dal dubbio di scegliere di “emigrare” per dare un senso alla estenuante fatica legata al superamento del concorso per Dirigente Scolastico; sono stato combattuto fino al giorno della partenza se accettare o meno la nuova collocazione professionale e la sede di nomina; dovevo lasciare gli affetti e quanto rappresentava la mia vita umana e professionale a 700 km di distanza, consapevole del fatto che una parte di essi non avrei più potuto viverla con l’intensità e la determinazione che mi avevano contraddistinto fino ad allora. Nel momento in cui ho accettato, ho sperato di essere destinato in un contesto nel quale potermi inserire senza eccessivi “traumi” da adeguamento; in un certo senso il mio “desiderata” è stato esaudito in quanto l’impatto iniziale mi ha subito rinfrancato; infatti, leggere nel viso di chi mi accoglieva un sentimento di apertura mi ha letteralmente liberato dalle angosce che mi avevano condizionato fino alla assunzione del servizio.

Il clima di disponibilità e di cordialità dal quale mi sono sentito pervaso dal primo giorno ha contribuito in maniera decisiva ad abbattere quel muro di naturale difficoltà in cui si dibatte chi viene sbalzato in un’altra dimensione. E oggi, a distanza di due anni, confermo quella mia iniziale impressione. Oggi, dopo il trascorso, confermo quanto di positivo avevo percepito il primo giorno.

Per questo sento l’obbligo di rivolgere un ringraziamento a tutte le persone con le quali ho interagito e che hanno scandito, tra soddisfazioni, rimostranze sopite e scambi di opinioni, la mia presenza in questo contesto territoriale; rivolgo il mio ringraziamento a tutto il personale docente che ha mostrato un senso di responsabilità e disponibilità sempre ineccepibili; in particolare intendo ringraziare le mie collaboratrici, tutte le referenti di plesso e le figure che hanno arricchito lo staff dirigenziale e che hanno ricoperto incarichi particolari in commissioni e attività varie; le prime, oltre a rappresentarmi quando non potevo essere fisicamente presente, hanno rappresentato quel naturale filtro indispensabile per conoscere l’utenza e le sue aspettative; le seconde hanno sempre colto il messaggio per cercare di progettare qualcosa di nuovo, qualcosa che potesse avere ricadute positive sull’intero Istituto; rivolgo il mio personale ringraziamento al personale non docente che ha sempre risposto alle sollecitazioni rivolte, con senso del dovere e disponibilità totale; ringrazio le famiglie dei nostri alunni alle quali ho sempre cercato di dare un canale di priorità rispetto alle aspettative che nutrivano per i propri figli; ringrazio tutti i componenti del Consiglio di Istituto con i quali ho sempre avuto una affinità speciale nel perseguire gli interessi della scuola; un ringraziamento sentito va ai rappresentanti dei comuni (sindaci, assessori e vicesindaci) con i quali, da subito, ho instaurato un rapporto di piena e fattiva collaborazione; hanno dato sempre risposte pronte e adeguate alle richieste che venivano loro rivolte per migliorare il servizio scolastico e per arricchire le dotazioni tecniche e materiali della scuola.

Infine, ma non perché meno importante, rivolgo un ringraziamento speciale a tutti i colleghi che ho conosciuto e che non hanno mai esitato a fornirmi assistenza e sostegno nelle fasi che richiedevano esperienza e conoscenza approfondita delle normative.

Questa esperienza, nonostante le oggettive difficoltà di carattere geografiche, ha segnato positivamente la mia vita, non solo quella professionale, ed è per questo che la porterò sempre con me; sarà il patrimonio su cui fonderò l’investimento professionale futuro e al quale vincolerò saldamente i prossimi anni di attività dirigenziale.

Grazie di cuore.

Prof. Angelo Urgera