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Stamattina siamo andati a Pompei. All'ingresso degli scavi siamo stati raggiunti dalla nostra guida, Antonio, che ci ha dotato di sistema audioparlante e ha così consentito di non perdere neanche una parola. Antonio ha seguito un percorso che ci ha consentito di "leggere" l'urbanistica della città sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Percorrendo il cardo e il decumano abbiamo potuto vedere i quartieri dedicati allo svago e allo sport, al passatempo e anche un'abitazione "tipo", una domus con compluvium e impluvium e mosaici pavimentali. Ci siamo arrampicati sulle tribune del teatro grande e, con un pò di fantasia, Antonio, ci ha fatto immaginare ciò che si sarebbe visto una volta da lì: il golfo di Napoli!
La piazza principale, il foro, era dedicato al commercio, alla politica ed alla religione e lì abbiamo potuto osservare i calchi di un bambino e di un cane colti dalla nube piroclastica del Vesuvio.

Dopo aver consumato la fantastica pizza "napoletana" ci siamo diretti a Napoli e abbiamo ammirato la città grazie al tour con il pullman e le spiegazioni della nostra guida: i quartieri medievali, quelli seicenteschi, ottocenteschi e moderni. Raggiunto il promontorio di Posillipo ci siamo fermati per dipingere "en plein air" come la nostra insegnante di Francese, professoressa Marino ci traduce: pittura all'aria aperta, come dei veri pittori del Grand Tour ottocentesco.
Ma non finisce ancora qui: la nostra guida ha voluto portarci direttamente all'interno del centro storico a vedere più da vicino i quartieri che ci aveva mostrato dal pullman, seguendo un percorso che ricalcava quello fatto a Pompei: il cardo e il decumano romano che hanno segnato le trasformazioni successive della città. Abbiamo così percorso quasi 5 km tra bancarelle, abitanti, motorini e turisti come noi.
Raggiunta piazza del Plebiscito abbiamo ripreso il nostro pullman per rientrare al nuovo splendido albergo, lavarci, rifocillarci e riposarci per l'ultima grande fatica di domani: la Reggia di Caserta.